Tito Mucci

Tito Mucci - Cenni critici e Mostre


Una mia breve presentazione...

Con un amico alla guida della sua auto, ci avventuravamo su una strada di montagna che sovrastava un paesaggio lacustre, quando per una curva impostata male, siamo precipitati nel lago sottostante, e prima di inabissarci in profonde e scure acque, ho chiesto perdono a Dio per il male fatto.
Poi sono tornato sul luogo dell'incidente, ma alcune persone non volevano che guardassi per timore che mi potessi spaventare; allora mi sono accontentato di vedere in un mio disegno il luogo e la dinamica di com'ero precipitato nelle acque del lago.
E' stato come se veramente fossi passato sull'altra sponda, ma felice di essermi ricordato del Cielo e di aver visto quel mio brutto disegno prima di procedere ancora, di vivere distratto, dipingere opere prive di verità e di amore.
Allora scopro che la noia, la sofferenza, l'ansia siano parte di un percorso da non ripetere;
meglio vivere nella semplicità di un percorso essenziale, lontano dai grovigli dell'anima.
Il caos, incontrollato, come una scala sale verso il cielo, irrompe nella luce del sole, nelle nuvole cariche di pioggia, oscura la luna dei nostri sogni.
Io non voglio sedermi davanti ad uno spazio vuoto e riempirlo di realtà lontane, che non mi appartengono, bensì scoprire me stesso alla ricerca di un colloquio con l'Eternità, con il mondo dove vivo, irrequieto, privo di valori, caotico, egoista, esasperato dall'odio, dall'indifferenza, dalla mancanza di amore.
Voglio essere me stesso, onesto, senza bleffare, felice di vivere, alla ricerca dell'essenziale, della semplicità di quando ero bambino, e scoprire tutto, essere trasparente come acqua pura, fresco come rugiada, bianco come neve, ma anche sporco come letame, imputridito dall'immondizia di tutti i giorni, impoverito dallo squallore di troppe parole aride.
Allora riverso in quello spazio vuoto me stesso, le realtà della vita, i sogni, le sofferenze, la speranza di un mondo migliore.
Al momento ho solo un mezzo per esprimere artisticamente quanto sta in me, nel mio intimo più profondo, come uomo del mio tempo: la pittura astratta, interpretata con i mezzi di oggi, la tecnica acquisita in tanti anni di lavoro, dopo un percorso figurativo, di ricerca, direi comunque di libertà di pensiero e interpretazione.
Mi commuovo ancora quando ricevo una cartolina, al pensiero di chi lontano si è ricordato di me, o quando guardo un fiore che sboccia, il sole che tramonta, o se un amico mi scrive due righe sulla mia arte trasudando amicizia.
La vita riacquista allora valore, prende conoscenza anche del bene, non si arrende al male dilagante che fa scalpore, sovvertendo l'ordine delle cose, scandalizzando il mondo.
Sono tante le persone che mi hanno dedicato un po' del loro tempo sia incontrandomi, che scrivendo i loro pensieri sulla mia pittura, e già questo è per me motivo di vivere.
E la serenità, cercata tra la sofferenza, nelle ansie di tutti i giorni, nel desiderio di vivere con semplicità rallentando la corsa, attingendo solo all'essenziale, cestinando il superfluo e ignorando gli obiettivi del mondo, la sento più vicina e quindi raggiungibile.
L'amore intorno è dentro di me, e il mio aquilone vola sempre più alto nel cielo e cerca solo te, mio Signore, unico sostegno e gioia del mondo.

Tito Mucci (lunedì 4 aprile 2011)


 

Tito Mucci: La "Cosa" E' Un Colore
Un colore che nella sottile sintassi pittorica di Tito si modula e si presenta, attraverso la materia del quadro, con una gamma ricchissima di punti, di sfumature, di tonalità. Ogni colore, in certi monocromi particolarmente emozionanti, è se stesso e solo il nostro spostarci nello spazio di fronte all'opera, può rivelarne una gammatura articolatissima, una musicalità che passa da glissati sottili e quasi sussurrati a imponenti manifestazioni evocative: Tito è se stesso come i suoi colori. Non so se Tito Mucci è un pittore astratto. Come non so se io stesso sono un pittore figurativo. In questi tempi di atroce catalogazione fissa delle nostre vite, in cui non siamo, ormai, niente di più che la nostra configurazione burocratica: ombre parlanti di scartoffie sempre ingiallite e bloccati in salatissimi cunicoli dai quali non si può fuggire, in questi tempi, dicevo, gli schemi di stile artistico mi sembrano diluirsi e sparire. Per forza: nell'invenzione pittorica, almeno, gli assurdi vincoli logico-razionalistici non possono che scomparire. Lasciamo alla pittura, lasciamo a noi stessi la libertà di "essere" momento per momento, di coltivare l'incoerenza stilistica, di esercitare la libertà dell'immaginazione. Di saltare da un modulo all'altro. Le "cose" sono imprendibili: dobbiamo correre più di loro. Ho visto opere di Tito strettamente "figurative". Non sono meno belle di quelle strettamente "materico-astratte". E in fondo non dicono cose poi così diverse. (sì, certo, l'impianto di questa pittura si rivolge ai movimenti interiori più segreti e meno consapevoli dello spettatore. Quella materia rossa -ma rosso forse non è termine giustissimo. Si tratta più di una luce rosso-rosata che ci solletica la vista e il cuore). Quella materia rossa esiste dentro di noi e noi la riconosciamo come il colore della nostra esistenza vera. Il colore della nostra composizione organica mescolato, a fuoco lento, al colore del nostro pensiero. La "cosa" di Tito è la "cosa" di tutti.
Luca Alinari, Mitigliano 28 dicembre 2014

 


 

La capacità d’analisi pittorica di Mucci, persona gioviale aperta e solare, rivela un percorso approfondito e indagatore della materia in cui luci ed ombre si integrano per restituirci una visione del mondo che nel quotidiano ci resta ignota ma che la sua pittura ci fa riaffiorare dal profondo dell’anima.
Vittorio Guidi (22 dicembre 2014)

 



Il notevole percorso artistico di Tito Mucci è approdato, attraverso un lungo e meditato periodo figurativo, ad una personalissima sintesi materico-cromatica, in cui i suoi grumi ormai noti, stratificazioni espressive come depositi di materia colorale, esprimono pienamente un'onda emozionale che merita attenzione e rispetto. In tutte le opere regna una tendenza positiva, che nessuna insidia può intaccare o alterare in alcun modo; anche laddove il dramma degli accadimenti materici sembra prevalere, si erge su tutto un senso di armonia e di freschezza, lo stesso che l’artista sempre dimostra di avvertire ad ogni nuova opera, in ogni raggiungimento che risulta sorprendentemente lirico e intriso di poesia. Astratta è l'arte di Tito Mucci? Informale diremmo noi, almeno per gli ultimissimi risultati, forte di una padronanza non indifferente dei mezzi espressivi, capace di emergere nei segni tellurici e nelle eruzioni cromatiche ben riconoscibili dall’osservatore. Un'espressività, questa, che dà valore e indipendenza al colore come materia costruttiva, facendolo scaturire dalle zone più profonde della coscienza, per farlo affiorare alla luce del mondo sotto le luminose forme di una confessione libera e autentica. Un'arte che non rimpiange i suoi trascorsi figurativi ma che, nella ferma volontà di evolversi per rimanere comunque se stessa, è costantemente rivolta al futuro. Un futuro che non è una meta, ma uno stato d'animo, un modo di essere. E proprio pensando al futuro, ecco che allora mi pare di capire cosa sono per me le opere del carissimo Tito: progetti di caos per nuovi universi.
Marco Palamidessi -  Lucca, 28 dicembre 2014

 


“Tito Mucci, grume brumose”
Tito Mucci, “Grume brumose”, titolo odierno di un autonomo percorso. Queste grume, forse partite dalle parole “grumi di colore” di Chiara Letta che, con altri, sta attentamente seguendo e analizzando l'attività di questo creativo lucchese – riassumono un passato schiettamente figurativo lucchese, ovvero toscaneggiante,  che s'è perentoriamente inserito in un fiume dai contorni variati e variopinti, cieli chiari e tempestosi, ferite, riflessioni che hanno oltrepassato taluni pur validi dati localistici. Tito Mucci s'è immesso, anche senza volere, in un pensiero diversificato, cioè a dire in quel respiro che dopo la scomparsa di P. B. Shelley ha unito nel corso di molti decenni – una miriade di pittori nel racconto e nell'interpretazione degli spazi lucchesi, apuo-versiliesi e liguri, ricchi di forme, luminosità e poesia, andando però autonomamente oltre la fisicità territoriale. Se qualcuno va, infatti, alla passata paesaggistica mucciana, potrà osservare (parlo degli anni Settanta/Ottanta) non solo l'esaltazione del bello inteso quale omaggio alla Natura, ma anche un'attenzione profonda per la luce, la luminosità, cosa che – nelle tappe successive, non prive di una certa attenzione per autori sia italiani, sia stranieri, s'è caratterizzata attingendo ad una purezza cromatica riversandosi in conclusioni materiche spatolate e, di poi, in una libertà gestuale controllata per cui non posso che fare il nome di Pollock, lo stesso autore di certi disegni michelangioleschi (fortunatamente fatti conoscere al grande pubblico anche in Italia con esaustive esposizioni) è passato ad una “visione altra”. Ebbene, dopo tale fase il Nostro è arrivato alla “sua” Itaca (il porto così ben cantato dal poeta greco Costantino Kavafis) dove oggi sostano queste “Grume brumose”, onestissimo frutto di varie esperienze e ricerche
interiori ed esterne che però continuano.
Molte delle sue composizioni si intitolano “Opera astratta”, cui fa seguito un numero che però non è un elenco; altre, invece, sono dedicate ai paesaggi della parte pianeggiante della sua Lucca, e poi ci sono le cave marmoree dell'Alta Versilia e del carrarese, ma non mancano marine, o il lago Massaciuccoli di pucciniana memoria, o diari di viaggi europei. Mucci è persona che ha sempre evitato i voli pindarici, né ha accettato mezzi termini di sorta, né s'è accostato ad altrui astruse mode (oggi sempre più ricorrenti e confusionarie) ma, padrone assoluto del disegno, è riuscito e riesce con costante autorevolezza a definirsi non narcisisticamente, dipingendo come e cosa vuole, usando quelle forme/colore qui definite, appunto, grume, nelle quali l'intensità pittorica convive con la spiritualità, con la poesia, con l'amore che ha nei confronti della propria famiglia e il rispetto dedicato ad amici, a conoscenti e ad altri. L'Opera finita – mi riferisco a ciascuna delle sue “creature” (come le chiama), giunge alla cosiddetta “conquista della sintesi” a tappe, nel senso che da un'iniziale idea i mezzi espressivi (colori, masse, volumi) finalizzano l'immagine per indicare ogni scelta del suo libero e disciplinato idealismo che si innesta – come da concetti anche altrui – nello spirito del vivere, unendo la logica dell'atto con quello della fede. Penso, ora, alle parole di Franco Miele (1924-1983) – purtroppo né io né Mucci l'abbiamo conosciuto direttamente – stilate negli anni Sessanta e fortemente attuali, dove si evidenzia che la disciplina è necessaria all'arte (..) “per superare ogni posizione di passività ed immettersi validamente in nuovi spazi reali ed ideali ad un tempo e quindi umanamente razionali, nei quali possa concretamente qualificarsi. E questi spazi non sono mere astrazioni verbali o pure finzioni concettuali, ma le vere dimensioni, dove i simboli umani non hanno alcunché di vagamente allusivo, ma risultano intieramente innestati nella realtà della vita”.
I dipinti di Tito Mucci sono veri e propri sedimenti e strati di memoria, confluenti tutti nel vivere quotidiano. La tavola e la tela e il foglio di carta (da anni usa solo la Magnani, delle
storiche cartiere pesciatine) ne condensano l'“Io”, tant'è che dopo il segno inciso o fluente da cui pulsano echi figurali, la spatola o il pennello – catturando, ogni tanto, volute rimembranze cartacee o plastiche o vitree (segni poetici, o di cronaca tagliati e sminuzzati, reticolati trinciati e altro) impinguano il rettangolo o il quadrato del supporto con più pigmenti (rossi, verdi, neri e marroni, bianchi, grigi, azzurri...) i quali, dopo la sosta affinché si raggrumino in un'ora o in alcuni giorni, ne accolgono altri a velatura o a sgocciolatura, ma donando al tutto una forte e densa carica materica. Ecco che si assiste alla piena soluzione del tema primariamente pensato..., così nasce la sua Opera!
Lodovico Gierut - Marina di Pietrasanta, 24 dicembre 2014.

 



Ciao Tito,
prima di dare il mio giudizio sull'ultimo dipinto che hai recentemente realizzato, mi sembra doveroso porre in evidenza due importanti considerazioni che derivano dalle comunicazioni tra noi intercorse. La prima riguarda il tuo anelito a percorrere strade nuove , la seconda concerne la libertà creativa che ogni artista deve possedere e che non può in alcun modo essere condizionata da giudizi critici espressi. Ciò premesso, ritengo che il tuo ultimo dipinto sia un buon risultato delle tue capacità artistiche. Vi noto un riuscito equilibrio compositivo,un' accurata cromaticità che, pur in prevalenza del bianco, recupera sinteticamente gli altri colori realizzando una composizione unitaria dal mosaico dei colori stesi sulla tela. Il bianco sembra sviluppare una forma inclusiva delle altre espressioni cromatiche , quasi fosse una grande mano che afferra i colori e li trattiene con un movimento lento, vigoroso e stringente. Sei passato dall'astratto fluttuante che sembrava allargare il movimento ed il colore fuori dalla tela con una leggerenza, che posso definire sorprendente, a qualcosa di più materico . La tua pittura in pratica sintetizza inconsciamente il travaglio creativo interiore che hai vissuto e che, come scrivi, continui ad avere, ed il risultato finale lo ritengo positivo. Migliorerai, peggiorerai? Hai ancora margini di sviluppo o dovrai percorrere nuovi sentieri creativi? A queste domande solo tu potrai dare una risposta con la futura attività che porrai in essere. Vorrei che i tuoi dipinti continuassero a trasmettere la gioia, la serenità, l'armonia, l'idea dell'immenso e dell'infinito che vanno oltre gli angusti ambiti della tela , come sempre ho percepito nelle fotografie dei quadri che precedentemente mi hai inviato in visione. E' questa, a mio modesto parere, la tua missione, la tua testimonianza del bello in ambito pittorico. Cordiali saluti.
Pier Alessandro Fossati Lissone (MI) 2015

 


 

Ricche trame di materia e colore, intessute di emozioni che palpitano e vibrano come se fossero animate da una energia interna, sono le opere di Tito Mucci. Esse guidate da una simbologia cromatica non casuale, raccontano le sfumature dell'animo umano, nel percorso di ricerca di una spiritualità profonda.
Claudia Baldi (ago. 2014)

 



«Materia grumosa»

NON È FACILE per un pittore saltare, per così dire, il fosso della figurazione. Cioè sviluppare la fase grafica e cromatica fino a mutare l'assetto di un'opera da trasformarne, per così dire, i connotati. Così è successo a Tito Mucci che espone alla sala d'arte L'Artificio, pittore lucchese che iniziò la sua lunga carriera con singolari paesaggi figurativi che esprimevano delicate emozioni. Ad un ceno momento il Mucci ha sentito la necessità di rompere quella specie di tradizione che lo aveva pervaso per penetrare nello spazio dell'informale e dell'astratto. E lo ha fatto soprattutto affidandosi a una materia corposa e a un monocromatismo con ampio potere di suggestione. Il bianco, il rosso o il blu e le loro sfumature, o meglio, i loro giochi di luce, quasi si approfittano della spessa materia per dare corpo a un'illusione cromatica che prende vita dalla materia stessa ricca di spazialità. Insomma, con tutti i dubbi che possono sorgere per il «salto» che Mucci ha fatto, non si può non riscontrare il notevole avanzamento che l'artista dimostra con questa esposizione «Materia grumosa». [..]
Mario Rocchi - Quotidiano La Nazione - 2016

 



Tito Mucci parla poco, ma quel poco compendia sentimenti esplosivi e indicibili malinconie.
La sua calma, la sua cortesia, il suo lento e trasognato dialogare, che sfocia nel mare del soliloquio come l'onda che domanda e risponde senza curarsi delle prore che la provocano, scoraggiano l'interlocutore il quale cerchi di penetrare a fondo dentro lui per scoprire la vera matrice della sua pittura.
Il Mucci rifugge dal dramma e chiude la gola al pianto: soffre, come tutti gli uomini sensibili, che osservano nella vita severe regole morali, forse più degli altri, ma quando dipinge davanti a lui tutto si trasforma e ci restituisce le cose non come sono, ma come vorrebbe che fossero, e come in effetti dovrebbero essere perché la Terra potesse ancora mostrarsi la prediletta di Dio.
Mario Marzocchi (1978)



L'arte di Tito Mucci appare un percorso di continua, instancabile ricerca.
La sua produzione degli ultimi mesi esplora nuove possibilità nella direzione dell'espressionismo astratto, ma sempre senza perdere di vista la sua inconfondibile cifra personale: la potenza evocativa del colore intrecciata alla concretezza della materia per dare voce ad un mondo interiore profondo e dirompente.
Le emozioni primarie di fronte al mistero della vita, alla multiforme grandezza della natura, agli abissi dello spirito, sembrano aver trovato due canali di comunicazione paralleli: da un lato, proseguendo l'elaborazione degli ultimi anni, si imprimono in superfici complesse in cui colori, luci e ombre si fondono, si sgretolano e si ricompongono con gradi crescenti di luminosità: brandelli di bianco o di rosa sospesi nel blu profondo come stalattiti, o bagliori di giallo che illuminano un vortice di frammenti rossastri emergenti da contorni bui.
Dall'altro lato, emerge una nuova ricerca che fa propria la potenza simbolica del color field painting, scegliendo comparti delimitati di colori contrastanti: il rosso delle passioni, il verde della natura, il blu della trascendenza, non più fusi l'uno nell'altro ma giustapposti, come nello sforzo di dare un ordine al mondo informe e tumultuoso delle sensazioni, degli impulsi, degli slanci interiori dell'artista. In molti casi - non a caso - la tela diventa un unico settore di rosso fuoco, espressione della forza primordiale e totalizzante di sentimenti, desideri e tormenti dell'animo.
Tuttavia alla forza simbolica dei colori non si accompagna mai l'aspetto immateriale di un Rothko: la concretezza della materia, richiamo imprescindibile alla vita reale, al quotidiano in cui anche le emozioni più sublimi di radicano, è continuamente evocata dall'uso di graffi, spatolate, brandelli di reti, carte e piccoli frammenti che movimentano la superficie pittorica, rendendola consistente e palpabile. Non è l'ideale che interessa Tito, ma il reale, con la sua intrinseca capacità di generare emozioni da tradurre sulla tela.
Chiara Letta (Agosto 2014)





"Le cave marmoree di Tito Mucci"
Ben conoscendo l'evoluzione stilistica del lucchese Tito Mucci - passato da una lunga fase figurativa all'astratto tramite un'interessante serie di modulazioni - non mi sorprende la serie di opere che sta perentoriamente dedicando all'interpretazione dell'universo marmoreo apuano, forse sollecitato dall'attenzione che il pubblico gli ha dedicato per la partecipazione alla gran mostra del 2013 - tenutasi a Cardoso di Stazzema - "Il Comprensorio dell'Altissimo", inserita nelle Celebrazioni del Lodo di Papa Leone X.
Tralasciando l'evento, già affidato alle cronache specifiche, non mi sorprendono più di tanto le creazioni che sta dedicando all'universo marmoreo apuano.
Dal segno al gesto e alla forma pittoricamente forte, in cui l'intensità cromatica ha un ruolo dove il racconto si fonde alla simbologia insistita delle stesure cromatiche biancastre, azzurrine, a volte perlacee dell'incontro/scontro di rossi di fuoco, di verdi scuri, di blu fondi come dei marroni bruciati, si evince quella sua interiorità riflessiva nella validità di lavori ben lontani dall'isolamento.
Comunicano.
Tito Mucci ha una propria grammatica, con accenti e con verbi..., e con un insieme di parole pittoriche da cui si capta un'esperienza comunicativa, tanto che ogni argomentazione linguistica fissata sia su tela o su tavola lignea, sia sulla preziosa carta Magnani di Pescia, mi sembrano ben collocate nell'esplorazione finanche geografica, là dove le ferite marmoree versiliesi, massesi o carraresi svelano un passato fatto di lavoro e soprattutto di sacrificio.

"Irrequieto il marmo
mordi, stagli,
mondo silente, nell'ombra affiorato.
Al bianco pietrificato, profili sospesi, al cielo sinuosi,
scivolati, luce accarezzati".

Questo tratto di lirica di Marta Gierut (1) non è casuale, né di parte.
Tito Mucci ha scelto, nella specificità tematica, non solo le cave ben note, famose - cioè le michelangiolesche - ma persino altre, sconosciute, anche abbandonate ed esaurite.
In lui c'è la riscoperta, l'emozione per cui il passato rivive ma nel tutto c'è un intento rinnovatore del soggetto scelto, con l'immissione di un senso spirituale, cioè a dire di un che di pensoso dedicato alle vicende umane (i vecchi cavatori, le tecniche estrattive trascorse... il rinnovo...) di un che di rivissuto, steso nella concretezza autonoma del segno/colore.
La fisionomia delle opere vive dunque in una piena affermazione di necessità/libertà del fare, disciplinata in una sorta di colloquio con l'altrui persona affinché tale libertà continui nella vita. Sono accanto a Tito Mucci, In lui credo.
Lodovico Gierut (2014)

(1)-Marta Gierut, Il volto e la maschera, poesie e opere, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2012.





Attività Artistica:

1971

1972-73-74-75-76-77-78-79-80-81   -   Collettive C.C.C.

1975

Galleria S.Pasquini    -   Lucca   -   Personale

 

Premio Brancoli   -   Lucca   -   Paesaggi di Brancoli   -   Medaglia d’argento

 

Galleria S.Pasquini   -   La Marguttiana   -   Lucca   -   Collettiva

 

Pittori nel Mondo   -   Viareggio   -   3° Premio

 

L’Arte nel nostro tempo   -   Lucca   -   7° Premio

 

Premio Cavalieri del Tau   -   Altopascio Lucca   -   G. Medaglia

1976

Galleria Ghibellina   -   Firenze   -   Collettiva

 

Premio Valgraziosa   -   Calci - Pisa   -   3° premio  

 

Galleria La Spiga    -   Mostra Premio   -   Viareggio    

 

Premio Brancoli   -   Lucca   -   Paesaggi di Brancoli   -   7° Premio               

 

Studio di pittura R. Spampanato   -   Lucca   -   Collettiva

 

Il Giotto D’oro   -   Lucca   -   3° premio                           

 

Sala d’Arte Commercianti   -   Lucca   -   Personale 

 

Trofeo del Mare   -   Viareggio   -   2° premio     

1977

Trofeo Michelangelo   -   Firenze   -   1° premio 

 

Mostra per l’Ecologia   -   Ponte S.Pietro   -   Lucca   -   Collettiva

 

Premio Montecarlo    -    4° premio   -   Lucca

 

Sala d’Arte Commercianti   -   Lucca   -   Personale 

 

Premio Brancoli   -  Paesaggi della Brancoleria   -  Lucca   -   5° premio

 

Premio Massa Macinaia   Lucca   -   5° Premio

1978

Galleria R.Spampanato   -   Lucca   -   Personale

 

Premio (Butori) Massa Macinaia   -   Lucca   -   5° Premio

 

IL Gabbro   –   Livorno   -   Collettiva

 

Premio  Il Giotto d’Oro   -   Capannori   -   5° Premio

 

Arte Oggi 1979  -   Casina Rossa   -   Lucca    -   Collettiva

 

Premio S.Angelo   -   Lucca   -   Coppa

1979

IL Gabbro    -   Livorno   -   Collettiva

 

Arte Oggi    -   Casina Rossa   -   Lucca

 

Galleria S.Marco    -   Lucca   -   Collettiva Estiva

 

Premio Montecarlo   -   Lucca   -   3° premio                   

1980

Galleria Nazionale   -   Lucca   -   Personale

 

Premio Estempore   -    Porcari   -   5° Premo  

 

Pro Croce Verde   -   Camera di Commercio   -   Lucca    -   Collettiva

 

Premio Stabbiano   -   Lucca   -   Coppa

 

13° Premio Valgraziosa   -   Calci -  Pisa   -   7° Premio

 

Estempore  Pieve di Brancoli   -   Lucca   -   1° premio        

 

Mostra del piccolo formato   -   Galleria La Ragnatela   -   Livorno-   Collettiva

1981

Pro Anziani Nave   -   Camera di Commercio  -   Lucca-   Collettiva

 

Circolo dei Forestieri   Bagni di Lucca   Lucca -   Collettiva

 

Mostra del piccolo formato (Albero di Natale) Galleria nazionale   -   Lucca -   Collettiva

 

Premio Regionale Avis   -   Stiava   -   Targa

 

Galleria Nazionale   -   Lucca   -    Personale

 

Mostra Mercato L’Azzalea   -   Borgo a Mozzano  -    Lucca -   Collettiva

 

Premio Vicopisano  -  Pisa   -   Medaglia

 

Premio B.Butori   -   Massa Macinaia   -   Lucca   -   Coppa

 

Sala d’Arte Commercianti   -   Lucca -   Collettiva

 

Premio  Il Giotto d’Oro   -   Capannori   -   Medaglia d’Argento

 

Premio Stabbiano   -   Lucca   -   1° Premio ( per il paesaggio )

 

Premio Camigliano   -   Lucca   -   1° premio                      

 

Premio Montecarlo   -   Lucca   -   1° premio

 

Premio Nicola Buralli   -   Pieve a Nievole Pistoia   -   2° Premio

1982

Galleria Nazionale   -   Lucca   -    Personale

 

Premio Stabbiano   -   Lucca   -   Medaglia  d’oro

 

Artisti Lucchesi   -   Palazzo Pfanner   -   Lucca   -   Collettiva

 

Mostra di Carnevale   -   Galleria Nazionale   -   Lucca   -   Collettiva

 

Premio Nicola Buralli   -   Pieve a Nievole Pistoia   -   3° Premio

 

Premio Massa Macinaia   -   Lucca   -   Coppa

 

Premio Brancoli Estempore  -  Lucca   -   4° Premio

 

Premio Camigliano   -   Lucca   -   Premio Speciale all’Artista

 

Mostra estiva   Galleria Nazionale   -   Lucca   -   Collettiva  

 

Cinque Pittori a Prato - ( Bartoli-Mucci-Palagi-Ulivieri-Tofani ) Galleria degli Artisti - Prato - Collettiva

 

Galleria Re di Quadri   -   Livorno-   Collettiva

 

Galleria L’Era   -   Pontedera   -   Personale

 

Pro distrofia muscolare   -   Chiesa  S.Cristofano   -   Lucca -   Collettiva

1983

Premio Camigliano   -   Lucca   -   3° Premio

 

Mostra-Premio Brancoli   -   Lucca -   Collettiva dei Pittori vincitori del Premio

 

Mostra Pro Anziani M.S.Quirico   Chiostro S.Francesco   -   Lucca -   Collettiva

 

Mostra Epifania   Galleria Nazionale   -   Lucca -   Collettiva

 

Premio La stradina   -   Cascina - Pisa   -   Coppa

1984

Galleria Nazionale   -   Lucca   -   Personale

 

Centro Letterario del Lazio   -   Roma   -   Collettiva 

 

Mostra per l’Epifania   -   Galleria Nazionale   -   Lucca -   Collettiva

 

Mostra “Mondo Bambino”   -    Palazzo Tori   -   Camaiore   -   Collettiva

 

Galleria Grandangolo Viareggio   -   Viareggio   -    Collettive varie  

 

Selezione Premio Brancoli 84   -   Palazzo Pfanner   -   Lucca   -   Collettiva

 

Mostra  Itinerante   ”IL Bambino”    Galleria Grandangolo   -   Viareggio   -   Collettiva 

 

Chiesa S.Giulia   -   Varie UCAI   -   Lucca    -   Collettive

1986

Galleria San Paulo   -   San Paulo   -   Brasile    -    Personale

 

Pro bambini affetti da leucemia o tumori   -   Camera Commercio  -   Lucca   -   Collettiva

1993

Galleria Raggio d’Arte   -   Lucca   -   Personale

 

Mostra Artisti Contemporanei - Chiesa S.Cristoforo-pro anziani   -  Lucca -   Collettiva

 

Premio La Giara D’oro   -   Nugola   -   Livorno   -    Medaglia d’oro

 

Premio Massa Macinaia   -   Lucca   -   5° Premio

 

Premio Nazionale Città di Lucca   -   Lucca   -   2° Premio      

1997

Studio dell’Artista   -   Lucca   -   Personale

1998

Salotto dello Studio dell’Artista   -   Lucca  -   Personale

1999

Salotto dello Studio dell’Artista   -   Lucca   -   Personale permanente

2001

La Poetica dell’immagine   -   Loggia di Palazzo Pretorio   -   Volterra   -   Collettiva

 

Eremo di Calomini   -   Gallicano   -   Lucca   -   Personale

 

Fattoria Medicea   -   Monsummano   -   Pistoia   -   Personale

 

La Poetica dell’Immagine   -   Centro espositivo delle Erbe   -   Carrara   -   Collettiva

 

L’Arno un fiume e le sue terre - Villa C.Bellosguardo   -   Lastra a Signa (FI)       -   Collettiva     

 

Il mare-Centro Espositivo Costa Fiorita   -   Castiglioncello   -   Livorno   -   Collettiva

2002

Nuova oggettività astratta   -   Loggia di Palazzo Pretorio   -   Volterra   -   Collettiva

 

Eremo di Calomini   -   Gallicano   -   Lucca   -   Personale

2003

Villa Bottini   -   Lucca   -   Personale

2004

Raggio d’arte  -   Lucca   -   Personale

2006

Salotto Studio dell’Artista   -   Lucca   -   Personale

2008

Villa Borbone  -  Variety: Espressioni D’Arte   -   Viareggio   -   Lucca    -   Personale

 

Vetrina Planet Cafè   -   Lucca

 

10° Mostra Mercato - Immagina Arte in Fiera 2008 - Reggio Emilia - Mini personale

2009

Galleria Bonan   -   IX Biennale   -   Venezia -   Collettiva

 

Vetrina Planet Cafè   -   Lucca

 

Vetrina Oasis - Centro Commerciale S.Concordio E.L.   -   Lucca

 

Venti Mostre in villa - Arte a confronto   -  Villa Borbone   -  Viareggio (Lu)   -   Personale

 

Galleria Bonan   -   Bassano del Grappa   -   Vicenza   -   Personale

 

La Spadarina   -   Piacenza   -   Mostra on line sul Sito galleria 

 

Galleria Virtuale d’Arte   -   Gli Artisti delle città di Lucca   -   Mostra on line

 

11° Mostra Mercato - Immagina Arte in Fiera 2009 - Reggio Emilia - Mini personale

 

Galleria La Spadarina - Piacenza - Collettiva permanente

2010

Galleria Il Tempio - Palermo - Collettiva

 

Villa Paolina - Un Quadro per rinascere - Telethon - Viareggio - Coll. ed Asta - (Battitore: P. Daverio)

 

Real Collegio - Il Paesaggio nella memoria - ArteinLucca - Lucca - Collettiva

  L’Arte della Solidarietà - Anfiteatro Fonte Mazzola - Peccioli (PI) - Coll. ed Asta - (Battitore: prof. V. Sgarbi)
  Galleria La Spadarina - Piacenza - Collettiva permanente
  Galleria Virtuale d’Arte - Gli Artisti della città di Lucca - Mostra on line
  La Spadarina - Piacenza - Mostra on line sul Sito della Galleria
  Pro Casa Famiglia di Mastiano - Anffas - Battistero Chiesa di S. Giovanni - Lucca - Collettiva
  ArteMura - Mura in arte 2010-2011 - Castelli e Casermette Mura Urbane - Lucca - Collettiva
  La forma, il segno e il colore - Galleria-Studio “La Meridiana” - Pietrasanta (Lu)
2011 Pro Miss. in Rwanda - Foyer Auditorium del “Il Ciocco” - Barga (Lu) - Coll. ed Asta -(Battitore: F. Lotti)
  La forma, il segno e il colore - Gall .- Studio La Meridiana - Pietrasanta (Lu) - Coll.
  Massaciuccoli. Il lago degli artisti - Scuderie Granducali - Seravezza (Lu) - Coll.
  L'Unità d'Italia fra memoria e futuro - ArteinLucca - Real Collegio - Lucca - Coll.
  Orto Botanico in arte 2011 - ArteinLucca - Lucca - Coll.
  Art Futura: Percorsi nella Pittura - Villa Gori - Stiava (Lu) - Coll.
  Palio di Careggine 2011: incaricato dalla Amm. Comunale di dipingere il Palio - Careggine (Lu)
  Percorso di Mostre itineranti "Racconti / Confronti" - Villa Paolina B. - Viareggio (Lu) - Coll.
  L'Arte per l'Arte - C. P. San Donato in Polverosa - Firenze - Coll.
  Arte Mura 2011 - Le carte magiche - Baluardi S. Regolo e S. Colombano - Mura Urbane - Lucca - Coll.
2012 Incontri - Confronti: Palazzo Zenobio - Venezia - Mostra Collettiva
  La Versilia: Gran Caffè Ristorante Storico-Letterario “ Giubbe Rosse” - Firenze - Mostra Collettiva
  Artexpo Arezzo 2012 - Arezzo - Mini Mostra Personale
  Sinfonie di primavera - Circolo Culturale Thiasos - Camaiore (LU) - Mostra Personale
  Collettiva Estiva - ArteinLucca - Orto Botanico - Lucca - Mostra Collettiva
  Lucca città aperta - ArteinLucca - Real Collegio - Lucca - Mostra Collettiva
  Abstracta e Dintorni - Galliart - C.I.A.F. - Gallicano (LU) - Mostra Collettiva
  Sinfonie d’estate - Ristoro Kanagià - Camporgiano (LU) - Mostra Personale
  Lo Studio e l’Opera - Musei Civici di Villa Paolina - Viareggio (LU) - Mostra Collettiva
  La Fede come fonte di ispirazione nell’arte - C. P. San Donato in Polverosa (FI) - Mostra Collettiva
  ArteMura - Mura in arte 2012 - Casermette Mura Urbane - Lucca - Mostra Collettiva
2013 Segni Forme Colori - ArteinLucca - Museo Guinigi - Lucca - Mostra Collettiva
  Azzano e il popolo della Montagna - Pubb. Assist. di Azzano - Azzano di Serravezza (LU) - Mostra Collettiva
  Il Comprensorio dell’Altissimo - Mostra docum. - Pal. d. Cultura in Cardoso - Cardoso (LU) - Mostra Collettiva
  ArteMura 2013 - 5zerozero: Baluardi Mura Urbane - Lucca - Mostra Collettiva
  Le cave abitate - Galleria/Studio “La Meridiana” - Pietrasanta (LU) - Mostra Collettiva
  ArteMura - Mura in arte 2013 - Casermette Mura Urbane - Lucca - Mostra Collettiva
2014 Emozioni - ArteinLucca - Real Collegio - Lucca - Mostra Collettiva (mini personale)
  Asta di beneficenza ARNo pro Alzheimer - La Capannina di Franceschi - Marina di Pietrasanta (LU)
  Arte per la Ricerca - La Versiliana - Mar. di Pietrasanta (LU) - Mostra Colletiva pro Alzheimer
  La nostra Versiliana - La Versiliana - Marina di Pietrasanta (LU) - Mostra Colletiva a scopo umanitario
  Miscellanea - Museo Guidi - Hotel Logos - Forte dei Marmi (LU) - Mostra Collettiva
  Sinfonie d’estate - Ristoro Kanagià - Camporgiano (LU) - Mostra Personale Permanente
  Un'ora di Poesia - Casa di Accoglienza “Sacra Famiglia” - Pietrasanta (LU) - Mostra Collettiva
  Show Room - Associazione Gli Otto Venti - Pistoia - Mostra Collettiva
  Cartoline dal fronte (Centenario della Prima Guerra Mondiale) - Fondazione Mutilati e Invalidi di Guerra - Lucca
  La Collezione del Museo Ugo Guidil - V Edizione Testimonianze di esposizioni al MUG - Forte dei Marmi (LU)

2015

Grume brumose - Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi - (LU) - Mostra Personale

 

Enolia - “La memoria dell'olivo” - Palazzo Mediceo - Seravezza (LU) - Mostra Collettiva

 

VII Arte al Plurale - Sillico di Pieve Fosciana - (LU) - Mostra Personale

 

Dedicato all’Ignoto Marinaio - Museo Mandralisca - (dipinto che rimarrà nel Museo) - Cefalù

 

Versilia & Versiliana 2 - (Dipinti inerenti lago di Massaciuccoli ) - La Versiliana - M di  Pietrasanta (LU)  - Mostra Collettiva

 

Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio d'Arte - Palazzo Panichi /altre sedi esposit.- Pietrasanta-Cefalù - Collettiva

 

ART ETICA 2015 - Foro Boario - Monte S. Quirico - Lucca - Collettiva

 

Festa Pic – Lido di Camaiore – Lucca - Collettiva

 

Dedicato all’Ignoto Marinaio - c/o Museo Trame di Filo-Centro Sociale - ISNELLO - Palermo

2016

Artisti di Lucca e del suo territorio - Palazzo Ducale - Lucca - Collettiva

 

Un segno sulla Triennale - Palazzo Tori - Camaiore - Lucca - Collettiva

 

Colui che si cerca nel legno-La scrittura colorata - Villa Bottini – Lucca

 

Galleria Il Cesello- Pietrasanta (LU) - Collettiva

 

La Collezione del Museo Ugo Guidi - Testimonianze di esposizioni al MUG - Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi (LU) - Collettiva

 

L’Ignoto Marinaio a … Caltavuturo - Omaggio ad Antonello da Messina - (PA) - Collettiva

 

Cave Apuane - Palazzo della Cultura, Cardoso (LU) - Mini Personale

 

Arte al Plurale, IX Edizione 2016 - Palazzo/Museo Carli - Sillico di Pieve Fosciana (LU) - Mostra Personale

 

Sala Espositiva del Bar-Pasticceria Grazia - Quarrata (PT) - Mostra Personale

 

Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo - (PA) - Dedicato ad Antonello da Messina, Mostra-Incontro-Dibattito - Collettiva

 

Dalla Sicilia a Pietrasanta - Giardini della Versilia - Pietrasanta (LU) – Collettiva

 

Materia grumosa L’Artificio di Roberto Puccini – Lucca – Mostra Personale

 

Simboli e metafore del mondo contemporaneo – Sale delle Grasce, Centro culturale Luigi Russo - Pietrasanta - Collettiva




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